Non c'è limite
Dove trovo un albero
pianto un albero
e dove non ne trovo, l'albero sarò io
Può essere un albero o anche un cucciolo,
un uovo di pesce o l'inizio di una sintesi
e se non trovo sintesi, il pesce sarò io
Da dove viene questa forza?
Dove sento cedere
lasciatemi cadere
come se tutto o niente
e poi dimentica
l'istante della verità, dimenticalo
il cibo della lotta
la perdizione
Non c'è limite
Conosci la pelle?
Che fa sì che io sia io?
È effimera la pella scompare
e io sia sempre io
a tuffo
forza dei muscoli battenti
corrente a poppa
fianto nel collo
il gabbiano sei tu
diventerai un gabbiano
una lacrima
una forza
una coscia
un bacio
diventerai una seconda possibilità e una seconda volta.
Arrenditi poco!
E dalla catasta infuocata corri – non fermarti
la notte risorge e non si ferma
non si muore mai
si nasce dalle mani del bosco e non si muore mai
...
Performance Watermouth, Dicembre 2019, Roma
Photo: Turlach O'Broin
A Rose for Peter Rose
La dolcezza della creazione
nel fondo più fondo del mistero
il mistero che c'è e non si dice
che guarda negli occhi
la rinascita della voce
rompe il viso
apertura della storia
la frattura nel sofftto
entra il giallo
Il fltro del giallo siamo
fra le dita rimane quello che abbiamo alzato al cielo
e l'acqua che scorre
prima era in aria
Abbiamo provocato il movimento
del dentro
verso il fuori
del fuori che va sempre più fuori e il sorriso e il pianto diventano uomo e
donna
la genesi della risurezione collettiva
questo è quello che posso fare
essere generatori di luce
creatori del movimento del dentro
responsabili del fuori
senza bisgono di consumare il paesaggio con lo sguardo
sarà nostro compito
sentire il potere della vita,
ma non dirlo
quasi non sentirlo
...
Performance Wilderness, Maggio 2018, Berlino
A Rose for Peter Rose
The sweetness of creation
in the bottom of mystery’s bottom
mystery exists and one can’t tell about
that looks into the eyes
the rebirth of voice
Breaks the face
inception of history
rift in the ceiling
yellow enters
We are the filter of the yellow
between our fingers remain what we raised up to the sky
and the water that flows
was in the sky before
We provoked the movement
of the inside
towards the outside
of the outside that goes more outside and smile and tears became men and
women
The genesis of the collective resurrection
this is what I can do
be generator of light
creator of the movement of the inside
responsible for the outside
without need to consume the landscape with our gaze
It will be our duty
to feel the power of life
and don’t tell it
almost don’t feel it
...
Performance Wilderness, May 2018, Berlin
I am a salmon
I am a salmon
A big size salmon
Swimming professionally
Big salmons swim without swimming
They are the swimming themselves
There is no emptiness in the water
There is water
Distance is only perception
Being many
each salmon is a test traveler
Going by nose, without having a nose, but still going by nose
Each salmon follows its nose
from the lake finds the ocean
from the ocean finds the river
Going upriver finds the lake where it was born.
I collect everything that make my flesh special
So when I die the seagull will have good food
And will fly above the ocean and create the dreams of our future children.
Future is necessary
...
I am a salmon, I swim upriver, against the current.
Sometimes man walk backwards
They call it melancholia
We salmon know melancholia, it is just what pushes us forward
We salmon can only swim forward, but we go back to the source
...
Performance Wilderness, May 2018, Berlino
DESERTO
Mi getterò ai piedi della morte
ma non morrò a bocca chiusa come gli altri
testa tagliata
respiro ancora
mi nasconderò nel deserto
a me piacciono queste feste
le ragazzine ridono mentre I genitori piangono
corruzione è legge di natura?
Vado a messa prima di nascondermi nel deserto
gli altri tonfano contro la giustizia
le terra è dura e bassa, è un freddo dormire senza piume
il deserto è il grido di domani
che bei vestiti che avete nei sogni
è il nemico a tenervi in piedi
vi lusinga, perchè voi non sapete lusingarvi da soli
l'immortalità è nel deserto
la visione è arida e l'occhio salato
l'acqua non può marcire se non c'è
acqua
sei una puttana
entri ed esci
esci
sole, muori di sete
sole, asciugati
sono l'isola arida del mio cuore
darsi, darsi, proscugarsi
sognare il deserto con gli occhi caduti
essere la fortuna e la disgrazia
avere sulle braccia l'ombra delle vostre mani
nel deserto non si ferma il vento di sabbia
spinge l'acqua giù, giù
nella profondità inaccessibile
in piedi, seduto, no, in piedi
terra è osso
scheletro della razza
alzati, la vita è là
se ne stà raso terra, acquattata, respirando ancora
...
Photo: Daniela Marcozzi